14 gennaio 2025

Il Colon Wash PT. 1 - Dott. Felice Cosentino

Il Colon Wash è un metodo innovativo per la preparazione alla colonscopia, sviluppato nel 2008. Utilizza l’idrocolonterapia per una pulizia rapida e senza la necessità di bere grandi quantità di liquidi, migliorando l’esperienza del paziente.

Autore: Dott. Felice Cosentino

Tipo: Articolo della Settimana

Questa procedura è nata nel lontano 2008, con il mio arrivo al San Giuseppe di Milano, e che adesso continuo a "praticare e raffinare" con il personale dell'Endoscopia della Casa di Cura La Madonnina, Gruppo San Donato, dove sono operativo dal maggio 2019.

La descrizione delle tappe del Colon Wash può essere di utilità per molti professionisti: per quelli che lo stanno già utilizzando e che hanno necessità di confrontarsi; per quelli che vogliono iniziare tale nuovo percorso; e per quelli ancora "scettici" ma che, ne sono certo, si convinceranno della "bontà" del Colon Wash al termine della lettura di questo articolo.

Come nasce il Colon Wash

Nel febbraio 2008 vengo chiamato a dirigere l'Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ospedale San Giuseppe di Milano. Ho accettato l'incarico lasciando l'Ospedale San Paolo (dove ho diretto il Centro di Endoscopia dal 1980), a condizione di poter sviluppare un'endoscopia di "qualità", ossia su "misura" per i pazienti e nel rispetto delle loro esigenze.

Ho avuto la possibilità di selezionare medici e infermieri e di dotarmi di una strumentazione completa e di alto livello. In questo percorso, ho avuto il valido sostegno della nuova caposala Rosa Tinelli (proveniente dall'Endoscopia dell'Istituto Europeo di Oncologia - IEO). Abbiamo analizzato la tipologia della domanda delle procedure endoscopiche e, sull'onda dei programmi di screening del cancro colo-rettale, le colonscopie costituivano la maggior parte delle richieste.

Indagine sui timori dei pazienti

Si registrava, però, una certa riluttanza dei pazienti a sottoporsi all’indagine, anche in caso di indicazione assoluta (positività del sangue occulto, sintomatologia di allarme, ecc.). Per capire le motivazioni di tale "avversione", ho proposto a 100 pazienti, che dovevano sottoporsi a colonscopia, un breve questionario dal titolo: "Dovendo eseguire la colonscopia, cosa teme di più?"

Le risposte sono state le seguenti:
Dolore: 48%
Preparazione intestinale: 25%
Complicanze: 11%
Esame "imbarazzante": 10%
Rischio di trasmissione di infezioni: 6%

Da questa analisi era evidente che la maggior parte dei pazienti temeva il dolore e la preparazione intestinale.

Soluzioni al problema

Il problema del dolore, tuttavia, nel nostro centro non sussisteva, in quanto tutte le procedure venivano eseguite in sedazione cosciente o profonda, con grande soddisfazione dell'utenza. Anche per la gastroscopia, il paziente poteva scegliere fra la metodica tradizionale per via orale (sempre in sedazione) e la procedura meno invasiva per via nasale (che non necessita di sedazione).

Superato il problema del dolore, rimaneva la questione della pulizia intestinale. Infatti, fra i pazienti giravano frasi come: "La preparazione intestinale è peggiore della colonscopia stessa". Molti non sopportavano la "bevuta" di 3-4 litri; per altri, era controindicata.

Idrocolonterapia come alternativa

Ho cercato una modalità differente di preparazione e la mia attenzione si è concentrata sulla Idrocolonterapia, procedura che da tempo seguivo con interesse. Mi sono chiesto: se con tale procedura, da anni e con soddisfazione dei pazienti, si esegue il lavaggio intestinale (per stipsi, disbiosi, ecc.), perché non adeguarla alla preparazione per la colonscopia?

A livello internazionale, ho trovato il lavoro di Fiorito e coll. (Hydrotherapy Compared with PEG-ES Lavage and Aqueous Sodium Phosphate as Bowel Preparation for Elective Colonoscopy: A Prospective, Randomized, Single Blinded Trial - American Journal of Gastroenterology del settembre 2006). In questo studio, sono stati confrontati 100 pazienti, che dovevano effettuare la colonscopia, suddivisi fra preparazione standard e preparazione con idrocolonterapia. Il lavoro concludeva con la soddisfazione dei pazienti e degli endoscopisti per il lavaggio con l’idrocolonterapia.

In Italia, era stato condotto uno studio multicentrico (E. De Masi e G. Miroglio) che portava a tale conclusione:

"L'idrocolonterapia eseguita da personale esperto e dedicato, dopo l'assunzione di 2 litri di PEG, permette la completa e ottimale pulizia del colon con il minor disagio per il paziente e il maggior consenso da parte dell'endoscopista".

Gli autori, però, si affidavano ancora alla preparazione standard, facendo bere ai pazienti 2 litri di soluzione PEG il giorno prima della idrocolonterapia. Il nostro intento, invece, era proprio quello di evitare al paziente ogni tipo di "bevuta", anche in forma ridotta.

Nonostante le scarse esperienze in letteratura, il progetto di "idrocolonterapia pre-colonscopia" ci affascinava, per cui si decide di avviare un programma di validazione della procedura.

La definizione di "Colon Wash"

Innanzi tutto, mi premeva trovare un nome alla procedura dell’idrocolonterapia adattata alla pulizia intestinale per colonscopia. Definizioni inglesi tipo "Colon Hydrotherapy for Colonoscopy Preparation" o similari poco si prestavano a una traduzione lineare. Ho cercato allora di "coniare" una definizione semplice, intuitiva della procedura e di facile presa sull’utenza. Da qui (ispirandomi a Car Wash...) il termine di Colon Wash.

A meno di due mesi dal mio arrivo in San Giuseppe, inoltro al Direttore Sanitario la richiesta per avviare tale nuova procedura. Ecco alcuni passi della lettera, la cui copia integrale è depositata presso la segreteria della Società ICT.

"Milano, 2.04.2008 Gentilissimo Prof. Ferrante, Come le ho accennato recentemente, vorrei proporre l’introduzione di un sistema innovativo per la pulizia intestinale per colonscopia. Si tratta del dispositivo (di cui si allega brochure) utilizzato da oltre 15 anni per la idrocolonterapia. La nostra indicazione è per il solo lavaggio del colon, che viene effettuato in circa 40 min... Il "Colon Wash" (lavaggio rapido del colon), come è stato da noi definito, consente di evitare l’attuale preparazione di pulizia intestinale che consiste nell’assunzione per os di 4 litri di una soluzione idroelettrolitica preliminare all’esame colonscopico... Il "Colon Wash" darebbe un ulteriore rilancio al nostro Centro, che già si è proposto al pubblico con "Endoscopia indolore"... La preparazione con tale sistema non è inserita nel nomenclatore tariffario, per cui dovrà essere proposta al pubblico come prestazione a pagamento (70-80 euro?)."

Segue risposta del Direttore Sanitario:

"Milano, 10.04.2008 Al Dr. Cosentino, Allo scopo di dare un parere, chiedo se hai qualche articolo scientifico sul metodo. Ti chiedo anche la cortesia di voler definire qual è il campo di applicazione (tipo di pazienti e/o patologie) che prevedi all’interno del nostro ospedale. Il Direttore Sanitario - Prof. Pasquale Ferrante"

In un successivo incontro chiarisco tutto con il Direttore Sanitario, che mi autorizza all’avvio del Colon Wash. Tuttavia, l’acquisto del macchinario ritarda di un paio d’anni perché, alla dirigenza del San Giuseppe, si alternano tre differenti Amministrazioni. Solo con l’insediamento del Gruppo Multimedica, nel 2010, possiamo finalmente avviare il progetto.

Arriva l’apparecchiatura (Clean Colon 004RA), e dall’Azienda CleanColon Italy, nella persona della Sig.ra Elisabetta Schifalacqua, riceviamo tutto il sostegno e i suggerimenti tecnici su come organizzare l’ambiente per la procedura. Si individua pertanto un locale dedicato, con bagno attiguo, all’interno del Centro di Endoscopia. In questo modo, il paziente, finita la procedura, veniva immediatamente trasferito nella sala endoscopica.