18 febbraio 2025
Il Colon Wash PT. 3 - Dott. Felice Cosentino
L'articolo descrive i protocolli personalizzati per il Colon Wash e il suo impiego nella preparazione alla colonscopia, con un focus sulla colonscopia robotica e l'importanza del Colon Wash Trainer per migliorare i risultati diagnostici.
Autore: Dott. Felice Cosentino
Tipo: Articolo della Settimana
IL COLON WASH "PERSONALIZZATO"
Tenendo come base la dieta priva di scorie per 4 giorni, ecco i diversi protocolli che abbiamo adottato sulla base delle abitudini intestinali dei pazienti.
- Alvo diarroico: Solo dieta.
- Alvo regolare: Dieta più un cucchiaio da cucina di Magnesio Supremo in un bicchiere d'acqua nella sera dei 3 giorni precedenti il Colon Wash e 2 compresse di bisacodile alle ore 16:00 del pomeriggio precedente la procedura.
- Stipsi lieve (1-2 evacuazioni alla settimana): Dieta più un cucchiaio da cucina di Magnesio Supremo in un bicchiere d'acqua la mattina e la sera dei 3 giorni precedenti la procedura e 2 compresse di bisacodile alle ore 16:00 nei due pomeriggi precedenti la procedura.
- Stipsi importante (evacuazione oltre la settimana): Dieta più 2 cucchiai di Magnesio Supremo nei 5 giorni precedenti la procedura, più 2 compresse di bisacodile alle ore 16:00 nei due pomeriggi precedenti la procedura, più 1 bustina di PEG (dose da sciogliere in 250 ml d'acqua) nei due giorni precedenti la procedura.
- Stipsi ostinata/casi critici: Per pazienti particolarmente difficili con pregresse esperienze negative di preparazione intestinale o che non sono riusciti ad ottenere una pulizia adeguata neppure con lo schema della "stipsi importante", si può proporre uno o più Colon Wash di "rafforzo" nei giorni precedenti il Colon Wash pre-colonscopia ("doppio/triplo Colon Wash").
COLONSCOPIA ROBOTICA, COLON WASH E COLON WASH TRAINER
Il colonscopio robotico Endotics è un colonscopio di nuova generazione ("made in Pisa") che ho seguito già dalle sue fasi di sviluppo, realizzando il primo report in letteratura nel 2009 (F. Cosentino et al., Functional evaluation of the Endotics System, a new disposable self-propelled robotic colonoscope: in vitro tests and clinical trial. The International Journal of Artificial Organs 2009; 32: 517-527).
La colonscopia robotica è molto gradita ai pazienti per le sue caratteristiche davvero innovative. La procedura, infatti, è priva di complicanze (non presenta rischi di perforazione o di danni viscerali in genere), non necessita di sedazione (essendo quasi del tutto indolore) e non comporta rischi di trasmissione di infezioni, essendo lo strumento monouso.
Tale procedura è sovrapponibile dal punto di vista diagnostico alla colonscopia tradizionale e consente di eseguire biopsie e rimozione di piccoli polipi (10-20 mm). In caso di necessità (polipi di grosse dimensioni, segmenti del colon con forte restringimento, ecc.), la procedura può essere immediatamente convertita in quella tradizionale.
Ma come funziona il colonscopio robotico?
Si tratta di un sistema computerizzato che utilizza un cilindro in silicone molto flessibile (il vero e proprio colonscopio) che, grazie a un meccanismo pneumatico, ha la capacità di allungarsi e accorciarsi. In testa e in coda al cilindro (elongatore) ci sono due sistemi di ancoraggio (clamper) che consentono al sistema di agganciarsi alla mucosa mediante una delicata suzione della stessa. Questo permette al colonscopio di avanzare (alla stregua di un "bruco") lungo il colon in modo autonomo e senza alcuna azione meccanica o spinta dall'esterno.
La sonda endoscopica, che ha un diametro di 17 mm e una lunghezza di 25-43 cm (rispettivamente al minimo e al massimo allungamento), è collegata alla base meccanica (workstation) mediante un morbido sondino (detto "coda") del diametro di 7,5 mm, attraverso il quale passano i meccanismi di controllo e il canale operativo che consente il passaggio degli accessori (pinza da biopsia, ansa da polipectomia, ecc.). I movimenti della testa e di progressione nel colon vengono gestiti dall'endoscopista tramite un'unità di comando esterna (joystick). Il colonscopio robotico, mediante i ripetuti movimenti di allungamento-accorciamento, procede nel lume colico adattandosi alle curve del viscere, motivo per cui il disagio del paziente è minimo o assente.
Un'altra peculiarità del sistema è che il colonscopio, con la sua coda e il serbatoio di aspirazione, vengono forniti in set monouso, eliminando quindi il rischio di infezione crociata tra pazienti.
Il paziente che opta per la colonscopia robotica, nella maggior parte dei casi, chiede di associare anche il Colon Wash, volendo, in tal modo, ridurre al minimo anche il fastidio della preparazione. Ma la preparazione deve essere ottimale al massimo. Il sistema robotico, infatti, rispetto alla colonscopia tradizionale, non consente di effettuare energici lavaggi/aspirazioni perendoscopici e l'eventuale presenza di materiale fecale può compromettere il sistema di ancoraggio (clamper) sulla mucosa. In tal caso, la procedura deve essere interrotta e convertita in quella tradizionale.
Per evitare tale evenienza, bisogna valutare preliminarmente il paziente (abitudini alimentari e intestinali, patologie e terapie in atto, ecc.), cercando di capire il suo grado di adesione alla preparazione al Colon Wash (dieta, lassativi, ecc.) prima di avviarlo alla procedura robotica.
Tutto questo ci ha portato a introdurre soluzioni efficaci di controllo, come la figura del Colon Wash Trainer.
In pratica, l'infermiere che esegue il Colon Wash si interfaccia nei giorni precedenti con il paziente in modo da monitorare la preparazione, accertandosi che le prescrizioni (dieta e farmaci) vengano realmente seguite e, se necessario, modificate.
Il Colon Wash Trainer è stato avviato con l'esperta Idrocolonterapista Rosanna Zanardi, che da anni collabora nella gestione dei miei pazienti da sottoporre a Idrocolonterapia/Colon Wash.
Considerando i buoni risultati, abbiamo successivamente esteso il monitoraggio anche ai pazienti sottoposti a Colon Wash per colonscopia tradizionale.
Di particolare rilevanza è la constatazione che, nei pazienti in cui abbiamo effettuato il Colon Wash, il completamento della colonscopia robotica (con il raggiungimento del cieco) è stato più agevole rispetto ai casi sottoposti a preparazione tradizionale.
Questo viene spiegato con il fatto che la procedura del Colon Wash (lavaggio, massaggi addominali, ruolo "distensivo" dell’idrocolonterapista) riduce/elimina lo stato spastico del colon, facilitando la progressione della sonda robotica (che non ha possibilità di spinta come avviene con lo strumento tradizionale).
Ovviamente, anche la colonscopia tradizionale trae vantaggio dall'effetto "rilassante" del Colon Wash, ma la colonscopia robotica è molto più sensibile agli spasmi del viscere.
(Felice Cosentino, 2021. Robotic Colonoscopy Endotics with Colon Wash: Two Performing Technologies in a Winning Combination. World J Gastroenterol Hepatol Endosc. 3(4); 1-9).